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Perù: il numero di poveri aumenta di un milione sotto Boluarte

La situazione socio-economica del Perù è peggiorata negli ultimi anni.
Anche se negli ultimi anni il Perù ha registrato una crescita costante del PIL, il Paese, guidato da Boluarte, continua a dover fare i conti con la povertà, la malnutrizione e la mancanza di personale medico.

Boluarte ha dato all'Istituto Nazionale di Statistica e Informazione (INEI) l'assurdo ordine di non rendere noti i suoi dati sulla povertà, sostenendo che "non c'è bisogno di riferire cattive notizie" alla popolazione (come se la realtà della vita quotidiana non fosse sufficiente a tenerla informata). La notizia di quest'ordine è stata sufficiente perché la pressione interna e internazionale forzasse la mano di una dittatrice che, oltre a essere disposta a uccidere per mantenersi al potere, è fonte di imbarazzo per i peruviani.  

Tuttavia, Boluarte aveva ragione a preoccuparsi per la pubblicazione dei dati. Il tasso di povertà è aumentato dell'1,5 percento in Perù solo nel 2023; alla fine dell'anno, un totale del 29 percento dei peruviani era impoverito e il 5,7 percento viveva in condizioni di estrema povertà, il che significa che non aveva nemmeno di che mangiare. Mentre i Paesi vicini stanno tornando ai livelli di povertà precedenti alla pandemia, il Perù non sta meglio di quanto non stesse durante il Covid. Tradotto in cifre, ciò significa che circa 9.780.000 di peruviani sono classificati come poveri, quasi 600.000 in più rispetto al 2022 e 3.300.000 in più rispetto a prima della pandemia.  

Oltre a queste cifre, un altro 31,4 percento della popolazione è considerato vulnerabile, ossia a un passo dalla povertà. Il tasso di povertà è cresciuto per il secondo anno consecutivo, dopo un aumento dell'1,6 percento nel 2022, un dato che non si registrava da tempo. In altre parole, tra il 2022 e il 2023 il numero di poveri in Perù è aumentato di oltre un milione.

Gli economisti hanno diverse spiegazioni per questi risultati, alcune delle quali valide, come l'instabilità politica che caratterizza un governo alla deriva. I membri dell'estrema destra del Congresso tramano per favorire i loro interessi personali o quelli di specifici gruppi o lobby, sfruttando la debolezza del loro burattino nel palazzo presidenziale. Di conseguenza, i posti di gabinetto vengono rimescolati quotidianamente, rendendo impossibile seguire il funzionamento dell'apparato statale. Inoltre, il calo dei prezzi dei minerali a livello mondiale pesa sull'economia dipendente dall'estrazione del Perù. La situazione è ulteriormente complicata dall'inflazione globale dovuta alle guerre, che ha colpito tutto il mondo. E non dobbiamo dimenticare che, secondo il Controllore Generale della Repubblica, la corruzione e la cattiva condotta dei funzionari hanno sottratto più di 24 miliardi di sol (circa 6 miliardi di euro) alla popolazione.  

Due facce della stessa medaglia

Sia i dati micro che macroeconomici offrono ulteriori dettagli del problema problema. Da un lato, degli 8.000 posti di assistenza sanitaria pubblica di base del Perù, il 97,6 percento risulta carente di personale medico, e in alcuni casi è presente una sola figura di infermiere professionista. Le scorte delle farmacie sono scarse e le attrezzature mediche, se presenti, sono basilari, a volte limitate a un solo stetoscopio. Allo stesso modo, sebbene il Paese conti 55.358 istituti scolastici, il 22 percento dei quali urbani e il 78 percento rurali, l'82 percento risulta in cattivo stato di manutenzione. Un altro esempio: in Perù un milione di bambini sotto i cinque anni è anemico e altri 400.000 sono cronicamente malnutriti. La povertà generalizzata del Paese aggrava la situazione. 

D'altra parte, il prodotto interno lordo del Perù è cresciuto del 2,7 percento nel 2022 rispetto al 2021 e si è contratto di appena lo 0,55 percento nel 2023. Le riserve internazionali hanno totalizzato circa 75 miliardi di dollari, sostenendo un solido panorama finanziario. Nel 2023 le principali banche del Paese hanno ottenuto buoni profitti grazie agli alti tassi d'interesse e agli interessi minimi per i risparmiatori. Le quattro grandi banche che controllano il mercato finanziario (BBVA, BCP, Scotiabank e Interbank) hanno aggiunto 9,82 miliardi di sol alle loro casse nel 2023 (2,46 miliardi di euro). Nel frattempo, secondo il Ministero del Commercio Estero e del Turismo, le esportazioni hanno registrato 64 miliardi di dollari per il Perù nel 2023, rappresentando importanti guadagni per un settore che, vale la pena ricordarlo, gode di molti vantaggi fiscali. 

In altre parole, due realtà condividono lo stesso palcoscenico e sono costrette a interagire, per quanto cerchino di ignorarsi a vicenda. Pertanto, nonostante la crisi pubblica in corso, il Congresso sta per approvare nuove esenzioni fiscali per gli esportatori agricoli. E i sostenitori della classe imprenditoriale e i politici ultraconservatori che hanno preso il controllo dello Stato ripetono lo stesso ritornello: "Il settore privato ha bisogno di più libertà; ci sono ancora troppe regole che lo ostacolano". È la stessa formula sperimentata da Fujimori e si sta ritorcendo contro di loro. Al contrario, la disapprovazione dell'opinione pubblica nei confronti del governo, del Congresso e del 5 percento della popolazione che controlla l'economia e lo Stato è del 90 percento.

Abbiamo già descritto queste due realtà per spiegare i movimenti popolari del 2022 e del 2023, finiti in tragedia per decine di peruviani.

Qualsiasi cosa pur di rimanere al potere

Il Rolexgate di Dina Boluarte è scomparso dalle cronache. L'ufficio del Procuratore generale sta proseguendo diligentemente le indagini, ma, finché Boluarte è presidente, gode dell'immunità costituzionale, che la mette al riparo da ogni accusa.  Solo il Congresso nazionale, però, potrebbe revocare l'immunità, attraverso un processo politico che le darebbe diritto alla difesa. Boluarte è indagata anche per la morte di almeno 50 residenti delle zone rurali durante le proteste del 2022 e del 2023, ma anche questo caso dovrà attendere fino a quando non lascerà il suo incarico. Anche questo potrebbe andare avanti solo a discrezione del Congresso e la Corte Suprema dovrebbe presiedere il processo.

Tutte le protezioni che non significavano nulla quando c'era Pedro Castillo nel palazzo presidenziale vengono ora mantenute per la donna che, come è ormai noto, ha accettato costosi gioielli dal governatore di Ayacucho in cambio di qualche milione in più nel bilancio dei lavori pubblici per quella regione. Un favore eccezionale, soprattutto per un funzionario che ha il record di non riuscire a portare a termine ciò che ha iniziato

Il denaro pubblico è stato inoltre scambiato, questa volta in cambio di voti, con il sindaco di estrema destra di Lima, il numerario dell'Opus Dei e flagellante dichiarato Rafael López Aliaga. Davanti a un crescente indice di disapprovazione da parte dell'opinione pubblica, già vicino al 70 percento, il sindaco aveva proposto una serie di progetti infrastrutturali monumentali, lavorando attraverso il Consiglio Comunale per approvare circa 1 miliardo di euro di debiti per opere pubbliche discutibili, secondo quanto rilevato dal Controllore Generale della Repubblica.

Questo debito, che avrebbe ipotecato diverse fonti di reddito vitali per la città per 20 anni o più, ha attirato l'attenzione del Consiglio fiscale, un braccio tecnico del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Infastidito, López Aliaga si era scagliato contro il presidente del Consiglio, l'economista Carlos Oliva e si era lamentato con Boluarte. Questo era coinciso con le deliberazioni del Congresso sulle accuse di opposizione contro Boluarte nello scandalo Rolex, mentre nuovi membri del gabinetto attendevano che il legislatore ratificasse le loro nomine. 

Alla fine, Carlos Oliva è stato licenziato e il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha approvato l'accordo sul debito. Successivamente, i legislatori che rappresentano il partito del sindaco López, Renovación Popular, allineato con l'estrema destra spagnola Vox, sono diventati un efficace scudo per Boluarte. I loro voti hanno definitivamente archiviato ogni accusa contro la Presidente, almeno temporaneamente. 

Una riconoscente Boluarte ha aumentato il budget per il Congresso della Repubblica, i cui membri si sono subito dati un aumento per potersi godere una vita ancora più agiata. 

Potrebbe essere vicina la fine per Boluarte?

Il tempo a disposizione di Boluarte, tuttavia, sta per scadere. Il Congresso ha bisogno di lei solo per il tempo necessario a garantire il controllo sul processo elettorale, perché è ben consapevole che la maggioranza legislativa di estrema destra verrebbe del tutto cancellata con delle legittime elezioni. Il Congresso ha quasi raggiunto l'obiettivo: l'estrema destra è vicina al controllo di due pilastri del sistema elettorale, l'Ufficio nazionale dei processi elettorali (ONPE) e il Registro nazionale di identificazione e stato civile (RENIEC) e non gli resta che controllare il Giurì nazionale delle elezioni (JNE). Nel frattempo, sta facendo approvare una legge dopo l'altra per gettare le basi a suo favore. 

Da parte sua, Boluarte ha sciolto la squadra speciale DIVIAC (divisione investigativa sui crimini ad alta complessità), ma non abbastanza in tempo, poiché l'indagine, straordinariamente rigorosa, della squadra si è conclusa con l'arresto di suo fratello e del suo avvocato, accusati di traffico di influenze e organizzazione criminale. Le prove raccolte potrebbero implicare anche la presidente. 

E così, mentre la capitale e i principali media si soffermano sugli intrighi dei potenti, un tema sicuramente importante, viste le conseguenze, il vero Perù, la maggioranza, i poveri, continua a essere trascurato dalla società e dalla stampa, alla mercé delle organizzazioni criminali che beneficiano della corruzione sistemica a tutti i livelli dello Stato e di leggi che permettono loro di agire impunemente.

Il Perù che non si vede nei notiziari

Il Perù è al 36o posto su 193 Paesi nell'Indice globale della criminalità organizzata 2023. Rapine, estorsioni, giri di prostituzione, traffico di droga, estrazione mineraria illegale e disboscamento, soprattutto in Amazzonia, ma anche in ciò che resta delle foreste secche tropicali, continuano a espandersi.

Inoltre, secondo le notizie, ogni 16 ore un agente di polizia viene arrestato per aver chiesto tangenti. In più, molti dei governi regionali del Perù hanno politiche sospettosamente miti nei confronti dei gruppi criminali organizzati. I seguenti sono solo alcuni esempi.

Nella regione di La Libertad, il cui governatore, César Acuña, è a capo di uno dei partiti che sostengono la dittatura, nei primi tre mesi del 2024 si sono registrati 81 omicidi. La spesa del governo regionale per la sicurezza non potrebbe essere più prevedibile o inefficace: più veicoli motorizzati, più stazioni di polizia, niente soldi per la prevenzione primaria, niente per l'intelligence, niente per la manutenzione delle nuove attrezzature finanziate, nessun piano globale per combattere la criminalità. La gravità della situazione a La Libertad e in altre parti del Paese è aggravata dalla presenza di gruppi criminali stranieri. La prima ondata è stata venezuelana (in particolare l'organizzazione criminale transnazionale nota come Tren de Aragua), ma è stata seguita da gruppi ecuadoriani come Los Lobos e Los Choneros, che combattono le bande locali per il controllo dell'estorsione, della prostituzione e del traffico di stupefacenti. Finora non sono riusciti a strappare il traffico di cocaina su larga scala al cartello messicano di Sinaloa, che collabora con i narcotrafficanti peruviani. 

Rapporti criminali internazionali

Dopo il Brasile, il Perù ospita la più grande estensione di foresta del bacino amazzonico e alcune regioni come Madre de Dios, che confina con la Bolivia e il Brasile, sono state a lungo feudi di attività illegali. Circa 25 anni fa, il governo federale decise di costruire un'importante autostrada e strade secondarie in questo angolo remoto e scarsamente popolato della foresta amazzonica. Di conseguenza, migliaia di coloni, per lo più contadini impoveriti, si riversarono nella regione. I nuovi arrivati convertirono ampie porzioni di terreno a uso agricolo poco adatto a questo ecosistema, oltre che per coltivazioni di coca, miniere alluvionali e taglio del legname. Per anni il governo ha ignorato o addirittura promosso questa invasione, plaudendo all'iniziativa delle piccole imprese e dell'imprenditoria. Così facendo, ha permesso la distruzione di migliaia di ettari di foresta e l'aumento del lavoro forzato, dell'illegalità e del traffico di esseri umani. Nonostante una popolazione di appena 137.000 persone, Madre de Dios rilascia più di 400 tonnellate di mercurio nell'ambiente e registra più casi di traffico di esseri umani di qualsiasi altra parte del Perù. Tra i primi anni Novanta e il 2023, la popolazione della regione è aumentata del 151 percento. I nuovi arrivati, molti dei quali legati alle attività illegali citate, ora eleggono la maggior parte delle autorità della regione.

Il Comando Vermelho (CV), una delle bande criminali più potenti del Brasile, ha preso il controllo di ampie zone di Ucayali, un'altra regione amazzonica confinante con il Paese. Il CV, specializzato in estorsioni, traffico di droga, omicidi su commissione e rapimenti, controlla già le rotte per l'esportazione di cocaina e legname illegale in Brasile e Bolivia attraverso l'Ucayali. Inizialmente l'organizzazione operava al confine con la Colombia, ma le rivalità con altre potenti bande brasiliane l'hanno spinta a sud, verso l'Ucayali. Il CV utilizza varie strategie per contrabbandare i suoi carichi di droga, tra cui i cosiddetti mochileros, giovani indigeni che percorrono lunghe distanze attraverso territori altrimenti inaccessibili fino al Brasile. 

Vale la pena notare che, in questi e altri casi, le organizzazioni criminali fungono da datori di lavoro, riempiendo il vuoto lasciato dallo Stato e dal settore privato. La droga viene trasportata anche con piccoli aerei e lungo i principali fiumi, l'Ucayali e il Rio delle Amazzoni. Le attività di questo gruppo nel bacino del fiume Abujao, un'area così remota che nemmeno il governo è riuscito a penetrarvi, si ripercuotono sulle comunità indigene locali, che subiscono violente ritorsioni quando si oppongono al reclutamento dei loro giovani nei ranghi criminali. I Kakataibo, ad esempio, contano già diversi martiri, uccisi per aver difeso la loro terra e il loro popolo. 

Il CV opera anche a Pucallpa, capitale dell'Ucayali, dove pratica l'estorsione e l'omicidio su commissione, oltre ad avere il controllo totale del carcere della città. Le operazioni di polizia contro di esso finora non hanno avuto molto successo. 

La resistenza ha avuto più successo in alcuni altri luoghi, come la provincia di Condorcanqui nella regione di Amazonas. Lì, il gruppo indigeno Wampí è riuscito a respingere i minatori illegali e a sfruttare la propria autonomia per effettuare arresti da privati cittadini, costringendo il governo federale a intervenire. Il loro è comunque un compito complicato, poiché la disoccupazione e i bisogni creati dalla "civiltà" spingono sempre più giovani indigeni a unirsi ad attività criminali.

Il punto della situazione

È difficile comprendere i legami tra il (mal)governo di Boluarte e la maggioranza congressuale senza collocarli nel contesto della storia recente del Perù. Il Perù è stato uno dei primi laboratori del neoliberismo e del conservatorismo radicale (per usare l'espressione di Natascha Strobl) e il suo governo sta diventando sempre più assente, a meno che non siano in gioco le industrie estrattive. È un Paese i cui leader non hanno imparato la lezione del terrorismo, se non per screditare gli altri: il gruppo di guerriglieri Shining Path è cresciuto approfittando dell'assenza dello Stato per applicare la propria versione di giustizia brutale e assumere una sorta di autorità criminale dove mancava. Nel Perù odierno, dove le attività informali rappresentano l'80 percento dell'economia, questa lacuna viene colmata dalla criminalità organizzata, che non ha bisogno di Milei per operare al di fuori di norme e regolamenti.

Foto: CTXT

Available in
SpanishEnglishItalian (Standard)FrenchArabicGermanPortuguese (Brazil)
Author
David Roca Basadre
Translators
Michela Macri, Sandra Boca and Rossella Ferilli
Date
05.08.2024
Source
Original article🔗
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