Statements

La risoluzione su Gaza

Movimenti popolari, partiti e sindacati di tutto il mondo si impegnano a sostenere la liberazione della Palestina e a rompere i legami di complicità con lo Stato di Israele.
Noi sottoscritti
Noi sottoscritti

(1) Esprimiamo il nostro cordoglio per le vite umane uccise nel rinnovato ciclo di violenza, brutalità e distruzione scatenato dall'occupazione in corso della Palestina;

(2) Consideriamo che il progetto sionista è di natura coloniale, costruito su terre rubate e sostenuto dalla sistematica esclusione, sfruttamento e sterminio del popolo palestinese;

(3) Riconosciamo l'uso del sionismo come arma dell'imperialismo occidentale e dello Stato israeliano come strumento per sopprimere la sovranità e l'unità nel mondo arabo - e far avanzare la reazione violenta ben oltre tale mondo;

(4) Consideriamo che il regime sionista ha dimostrato la sua natura genocida sia nelle intenzioni che negli effetti;

(5) Comprendiamo che la violenza fascista contro il popolo palestinese oggi prefigura la violenza dell'imperialismo occidentale verso tutti i lavoratori e i popoli oppressi del mondo domani, perché questa è la tendenza storica del capitalismo in decadenza;

(6) Riconosciamo che il popolo palestinese si trova ad affrontare una lotta nazionale, una lotta di classe e una lotta femminista; affermiamo che la lotta nazionale deve essere vinta affinché le altre lotte possano avanzare; e rifiutiamo l'uso del "femminismo coloniale" come arma per oscurare le contraddizioni primarie del colonialismo e dell'imperialismo e distrarre dalla violenza patriarcale e sessuale ad essi inerente;

(7) Riconosciamo che, in quanto progetto coloniale e avamposto imperiale, lo Stato israeliano si oppone alla tendenza della storia a progredire verso la liberazione, e che la liberazione del popolo palestinese rappresenterà quindi non solo un duro colpo all'imperialismo ovunque, ma anche un balzo in avanti per tutta l'umanità;

(8) Rifiutiamo la falsa equivalenza tra colonizzatore e colonizzato, riconosciamo che la violenza degli oppressi è una risposta alla condizione originaria della loro oppressione e sosteniamo il diritto inalienabile del popolo palestinese a resistere, sancito dalla Risoluzione 2625 delle Nazioni Unite, come "la legittimità della lotta dei popoli per l'indipendenza, l'integrità territoriale, l'unità nazionale e la liberazione dalla dominazione coloniale, dall'apartheid e dall'occupazione straniera con tutti i mezzi disponibili";

(9) Denunciamo la disinformazione diffusa dallo Stato israeliano e ripresa dalle potenze imperialiste e dai loro alleati, che disumanizza il popolo palestinese, alimenta la guerra genocida contro di esso e minimizza i crimini dei suoi oppressori;

(10) Condanniamo il silenzio o l'ambiguità delle organizzazioni e dei movimenti non governativi che strumentalizzano i diritti umani per trasformare i nostri diritti individuali e collettivi all'assistenza, alla protezione, alla dignità e alla solidarietà in un arsenale rivolto contro gli avversari dell'ordine imperiale;

(11) Sosteniamo l'autodeterminazione e la sovranità degli Stati in prima linea e dei movimenti antisistemici regionali, le cui aspirazioni democratiche sono limitate sia dall'aggressione militare israeliana che dalle pressioni statunitensi per normalizzare le relazioni con lo Stato israeliano;

  1. Ascoltiamo gli urgenti appelli di solidarietà del popolo palestinese, che chiede, nel breve termine:
  2. la fine immediata del genocidio
  3. l'invio immediato di aiuti umanitari a Gaza e il ripristino di acqua, cibo, carburante e forniture mediche per la popolazione,
  4. un embargo militare contro lo Stato israeliano,
  5. un'indagine sui crimini contro l'umanità perpetrati dai rappresentanti del regime israeliano e dai loro complici in tutto il mondo,
  6. la rimozione dei partiti politici palestinesi dal programma di sanzioni contro il terrorismo dell'Ufficio di Controllo dei Beni Esteri (OFAC) del Tesoro statunitense,
  7. il rilascio di tutti i prigionieri politici e
  8. un'azione politica determinata a tutti i livelli per promuovere questi obiettivi;

(13) Riconosciamo che questi obiettivi immediati rimangono insufficienti e ci impegniamo a sostenere le aspirazioni di lunga data del popolo palestinese come segue:

  • smantellando i meccanismi di complicità aziendale, istituzionale e statale che sostengono lo Stato di apartheid israeliano e la sua macchina militare, anche attraverso scioperi e azioni dirette contro i produttori e i fornitori di armi, servizi digitali, servizi informativi e prodotti correlati;
  • sostenendo la verità e combattendo la diffusione di menzogne e disinformazione da parte del regime sionista e dei suoi sostenitori imperialisti, anche smascherando i loro crimini contro l'umanità e promuovendo l'educazione popolare sulla lunga lotta per la liberazione nazionale della Palestina;
  • promuovendo la lotta antimperialista e anticoloniale in tutto il mondo, anche affrontando il militarismo occidentale in tutti i continenti;

(14) Sapendo che le nostre lotte collettive per la liberazione convergono in Palestina, ci impegniamo a rispondere a questi appelli alla solidarietà; acconsentiamo a che le nostre azioni siano misurate rispetto alla serietà delle loro aspirazioni; e giurariamo di strozzare le arterie di complicità che sostengono l'oppressione sionista del popolo palestinese militarmente, finanziariamente, tecnologicamente e culturalmente.

Firmatari:

Unione Nazionale dei Metalmeccanici del Sudafrica – NUMSA (Sudafrica) - Movimento Giovanile Palestinese (Internazionale) - Mazdoor Kisan Shakti Sangathan - MKSS (India) - DiEM25 (Europa) – La Nazione Rossa (Internazionale) - Potere al Popolo (Italia) – Federazione Internazionale Democratica delle Donne (Women's International Democratic Federation – WIDF) (Internazionale) - Black Alliance for Peace (Stati Uniti) – Comitato Internazionale DSA (Stati Uniti) - Black Lives Matter UK (Regno Unito) - Communard Union (Venezuela) - Partito Socialista Rivoluzionario dei Lavoratori (Sudafrica) - Telar: Territori Latinoamericani in Resistenza (Internazionale) – Movimento dei Piccoli Agricoltori (Movimento de Pequenos Agricultores – MPA) (Brasile) - Movimento dei lavoratori senza fissa dimora (Movimento de Trabalhadores Sem Teto – MTST) (Brasile) - Ukamau (Cile) – Fronte Popolare Darío Santillán (Argentina) – Congresso dei Popoli (Colombia) - Palestine Action US (Stati Uniti) - Haqooq-e-Khalq Party (Pakistan) – Samidoun Rete di Solidarietà con i Prigionieri Palestinesi (internazionale) - Mtandao wa Vikundi vya Wakulima Tanzania - MVIWATA (Tanzania) - Fronte Democratico delle Donne (Pakistan) - Collettivo Femminista Palestinese (Internazionale) - Partito Comunista del Kenya (Kenya) - Movimento Progressista del Kuwait (Kuwait) - WAELE Africa (Internazionale) – Coalizione per la Rivoluzione - CORE (Nigeria) - Madaar Sorkh (Iran) - Borotba (Ucraina) - Danesh va Mardom (Iran) - Casa dell'America Latina (Iran) Solidarity Iran (Iran) – Sinistra Libertaria (Izquierda Libertaria) (Cile) – Unione Sindacale Operaia dell’Industria del Petrolio (Unión Sindical Obrera de la Industria del Petróleo – USO) (Colombia) - Azione socialista (Akcja Socjalistyczna) (Polonia) - El Maizal Commune (Venezuela) - Vencedores de Carorita Commune (Venezuela) – Il Movimento Democratico delle Donne (El Movimiento Democratico de Mujeres) (Spagna) - Il Tribunale Popolare Internazionale sull'imperialismo statunitense (Internazionale) - Instituto Simón Bolívar (Venezuela) - Cage (Regno Unito) - Foro Itinerante di Partecipazione Popolare (Venezuela) – Piattaforma di Solidarietà con la Palestina (Venezuela) – Brigata Internazionalista di Solidarietà Attiva (Brigada Internacionalista de Solidaridad Activa – BRISA) (Venezuela) – Movimento Alkarama di Donne Palestinesi  (Venezuela) – Movimento Venezuelano di Solidarietà con la Palestina Al Awda (Venezuela) – Movimento Rotta Rivoluzionaria Alternativa Palestinese Masar Badil (Venezuela) - Partito della Rifondazione Socialista - SYKP (Turchia) – Centro di Giustizia Sociale Mathare (Kenya) – Socialisti rivoluzionari Egiziani (Egitto) – Partito della Via Democratica (Marocco) - Partito dei Lavoratori di Tunisia (Tunisia) - Campagna statunitense per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (Stati Uniti) - Ebrei per il Diritto al Ritorno dei Palestinesi (Stati Uniti) - Labor for Palestine (Stati Uniti) - Associazione Nazionale degli Avvocati (National Lawyers Guild) (Stati Uniti) - Associazione degli Studenti dell'India - AISA (India) - Federazione Nazionale degli Studenti dell'India - AISA (India) - Associazione degli Studenti dell'India. AISA (India) - Federazione nazionale delle donne indiane (India) - Cittadini in uno Stato (Libano) • COPINH (Honduras) • Save Our Sacred Lands - SOSL (Sudafrica) • the Goringhaicona Khoi Khoin Indigenous Traditional Council - GKKITC (Sudafrica) • Transnational Institute (Internazionale) • Heung Coalition (International).

Available in
EnglishPolishSpanishArabicFarsiTurkishHindiItalian (Standard)Serbian
Translator
Amina Attia El Tabakh
Date
28.10.2023
DichiarazioniPalestineImperialism
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